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Papa
Martino V

(1417-31)

1424, viene spostata la sede del concilio a Siena, a causa della peste;
chiamati a raccolta i fratelli il cardinale Prospero, Giordano e Federico, e sconfigge Braccio da Montone che viene ucciso davanti alle mura dell'Aquila.

ANNO 1424








1424
ducato d'Austria
Alberto V d'Asburgo [l'Illustre]
Albero genealogico
(Vienna 1397 - Neszmély, Ungheria 1439)
figlio di Alberto IV [il Paziente] e di Johanna di Baviera;
1404-39, duca d'Austria;
-1423, sposa Elisabeth di Boemia, erede di Boemia e d’Ungheria, figlia dell’imperatore Sigismondo;
1423-39, margravio di Moravia;




1437-39, re di Boemia (Albrecht);
1437-39, re d'Ungheria (Albert);
1438-39, re di Germania (Albrecht II);


1424
-


1424
REGNO d'UNGHERIA e REGNO di BOEMIA
Sigismondo di Lussemburgo
Albero genealogico

(Norimberga 1368 - Znojmo, Moravia 1437)
figlio dell'imperatore Carlo IV e di Elisabetta di Pomerania;
1387-1437, re d'Ungheria;
1410-33, re di Germania e dei romani;
1419-37, re di Boemia;
ma la nobiltà hussita rifiuta di riconoscere i suoi diritti al trono; egli si fa incoronare a Praga alla testa di una spedizione di crociati;
1420-22, subisce delle sconfitte da parte dei nobili hussiti;
nel 1423 cede il ducato di Sassonia-Wittenberg a Federico I di Wettin;



1433-37, imperatore del Sacro Romano Impero;


1424
-

1424
Albero genealogico

(Norimberga 1372 - Kadolzburg, Franconia 1440)
figlio di Friedrich V, burgravio di Norimberga e principe dell'impero, e di Elizabeth von Meissen;
[ha notevoli domini personali ereditati sia dal padre sia dal fratello Giovanni.]
1398-1427, burgravio di Norimberga; (Friedrich VI)
1415-40, elettore di Brandeburgo []; (Friedrich I)

1424
Federico I [il Guerriero o il Bellicoso o il Litigioso]
Albero genealogico

(† 1428)
figlio di Guglielmo e di ?;
margravio di Meissen (Federico IV)
1423-28, duca elettore di Sassonia;
[ottiene il ducato e l’elettorato di Sassonia dall’imperatore Sigismondo.]



1424
ducato di Baviera
Ludwig VII di Wittelsbach [il Barbuto]
Albero genealogico

(1365/1368-69 - Burghausen 1.5.1447)
figlio di Stefan III e di Taddea Visconti;
1413-43, duca di Baviera-Ingolstadt;
1416, conte di Mortain;





1424
IMPERO BIZANTINO
Manuele II Paleologo
Albero genealogico

(n. 1350 ca - m. 1425)
figlio di Giovanni V;
1373-1390, coimperatore;
1391-1425, imperatore;
1399-1402, è in Europa in cerca di aiuto;
1424
è costretto a versare tributi ai turchi e a riconoscersi vassallo del sultano Murad II;


Giovanni VIII Paleologo
Albero genealogico

(n. 1390 - m. 1448)
figlio di Manuele II;
1421-24, coimperatore;



1425-48, imperatore.


1424
Tessalonica, seconda città dell'impero, è assediata dagli ottomani;

1424
IMPERO di TREBISONDA
[impero trapesuntino]
Alessio IV
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di ;
1416/17 - (26 apr) 1429, gran comneno di Trebisonda - autokrátor dei romani;


Bailo veneziano
Bartolomeo della Cà Pesaro
(1422-24)
Andrea Donato
(1424-26)
1424
-


1424
IMPERO OTTOMANO
 

(1404 - 1451)
figlio di Mehmet I;
1421-44/1456-51, sultano;



1424
1423-27, sottomissione dell'Anatolia;
continua l'assedio posto a Tessalonica;




1424
RUSSIA
Basilio I
Albero genealogico
(n. 1371 - m. 1425)
figlio di Demetrio Donskoj;
1389-1425, gran principe di Mosca;
nel 1408, dopo aver acquistato nuove terre e annesso Nizni-Novgorod, a ovest ha sostenuto guerre contro la Lituania ottenendo con un trattato diversi territori;

 
-
1424
-





1424
REGNO di FRANCIA
Carlo VII [il Vittorioso]
Albero genealogico
(Parigi 1403 - Mehun-sur-Yèvre 1462)
figlio di Carlo VI e di Elisabeth di Baviera-Ingolstadt;
1422-61, re di Francia;
[fino al 1429 il titolo non avrà per lui alcun significato]




Primo ministro
[Sovrintendente delle Finanze]
-
Cancelliere-Guardasigilli
-
Segretario di stato agli Affari Esteri
-
 
1424
nel 1407 è scoppiata la guerra civile tra Armagnacchi e Borgognoni;




1424
ducato d’Angiò
Luigi III d'Angiò
Albero genealogico

(1403 - Cosenza 1434, di malaria)
figlio di Luigi II d'Angiò e di Iolanda di Aragona;
1417-34, conte del Maine e di Provenza;
1417-34, duca d’Angiò;
1417-34, re di Napoli, Sicilia e Gerusalemme
; [titolare]
nel 1419 viene incoronato da papa Martino V;



1424
-

a

1424
ducato di Borgogna
Filippo III [il Buono]
Albero genealogico
(Digione 1396 - Bruges 1467)
figlio di Giovanni [Senza paura] e di Margherita di Baviera;
1419-67, duca di Borgogna e conte di Fiandra;
succeduto al padre, assassinato dagli armagnacchi;




 
-
1424
nel 1407 è scoppiata la guerra civile tra Armagnacchi e Borgognoni;





1424
ducato di Savoia
Amedeo VIII [il Pacifico]
Albero genealogico
(Chambéry 1383 - Ginevra 1451)
figlio di Amedeo VII e di Bona di Berry;
1391-1416, conte di Savoia;
si deve a lui la pace di Bicêtre;
nel 1410 Margherita di Joinville gli cede le ragioni che le competono in quanto vedova del conte di Ginevra Oddo di Thoire e di Villars;
nel 1411 viene investito dall'imperatore Sigismondo dei suoi stati, è nominato anche vicario imperiale per la Lombardia e conte palatino;
si deve a lui il trattato di Bruges;
1416-1434, duca di Savoia;
fonda San Domenico in Bourg e un castello in Torino;
nel 1418, alla morte di Lodovico di Savoia-Acaia, acquisisce i domini del Piemonte accresciuti di Fossano, Savigliano, Chieri, Mondovì e tanti altri luoghi;
nel 1419, con il trattato di Chambéry, acquista definitivamente Nizza;
nel 1422, alla morte di Lodovico di Poitiers, eredita il contado di Valenza e di Die; s'impossessa della contea del Valentinois; per quanto riguarda Ginevra, dove anche la Camera imperiale avrebbe delle pretese, finalmente egli riceve da Sigismondo l'investitura; spedisce soccorsi all'imperatore Sigismondo in guerra contro gli hussiti;
1424
assegna al primogenito Ludovico il titolo di principe di Piemonte, già portato dall'estinta linea dei Savoia-Acaia;

 
-
1424
-

 



1424
REGNO d'INGHILTERRA
Enrico VI
Albero genealogico

(Windsor 1421 - Londra 1471)
figlio unico di Enrico V e di Caterina di Valois;
1422-61, 1470-71, re d'Inghilterra;
ancora in fasce, poco dopo, alla morte del nonno Carlo VI, viene proclamato anche re di Francia;
sotto la reggenza degli zii Giovanni di Bedford (reggente in Francia) e Humphrey di Gloucester assiste impotente ai disastrosi risultati dell'ultima fase della guerra dei cent'anni;





1424
-


a

1424
REGNO di SCOZIA
Giacomo I
Albero genealogico

(Dunfermline 1394 - Perth 1437)
figlio di Roberto III Stuart;
1406-37, re di Scozia;
1406-1424, è in ostaggio dei sovrani inglesi mentre reggente è il duca d'Albany;
1424
viene liberato dietro riscatto potendo così, dopo diciotto anni, salire sul trono;
cerca di imporre riforme tendenti a disciplinare lo strapotere dei grandi nobili, i più ribelli dei quali non esita a giustiziare; riassesta le finanze del regno;

1424
-


a

1424
REGNI di DANIMARCA, di NORVEGIA
e di SVEZIA
Erik III
(n. 1382 - Rügenwalde 1459)
(Erik) figlio di Vratislav VII duca di Pomerania e di Ingeborge discendente dai re danesi;
1389-1439, re di Norvegia;
1396-1439, re di Danimarca (Erik VIII);
1396-1439, re di Svezia (Erik XIII);
[sovrano effettivo solo dal 1412, dopo la morte della zia Margherita.]




1424
-
NORVEGIA
1424
-
ISLANDA
1424
-
SVEZIA
1424
-



1424
REGNO di PORTOGALLO
Giovanni I [il Grande]
Albero genealogico

(Lisbona 1357 - 1433)
figlio naturale di Pietro I;
1385-1433, re di Portogallo;
nel 1411 fa pace stabile con i castigliani;
nel 1415 è conquistata Ceuta;
nel 1422 introduce nel calendario portoghese l'era di Cristo, al posto di quella di Cesare;



1424
-
a

1424
REGNO di ARAGONA
Alfonso V [il Magnanimo]
Albero genealogico

(Medina del Campo 1394 – Napoli 27 giu 1458)
figlio di Ferdinando I e di Leonor Urraca di Castiglia-Albuquerque;
1416-58, re di Aragona;
succeduto al padre, tenta il grande disegno di riunificazione di Napoli alla Sicilia;
nel 1421, fattosi adottare dalla regina Giovanna II d'Angiò, si reca a Napoli con la sua corte;
nel 1423, in seguito a contrasti fra Catalogna e Aragona e lotte per la successione al trono di Castiglia, riporta la pace; si trattiene in patria fino al 1432;



1435-58, re di Napoli; (Alfonso I)
1442-58. re di Sicilia;




1424
-

a

1424
REGNO di CASTIGLIA e di LÉON
JUAN II
Albero genealogico

(Toro 6 mar 1405 - Valladolid 20 lug 1454)
figlio di Enrico III [il Malaticcio] e di Catherine di Lancaster;
1406-1454, re di Castiglia e di Léon;
[sotto la reggenza dello zio e della madre.]


1424
-
a

segue



1424
REPUBBLICA DI GENOVA
"Compagna Communis Ianuensis"
[II dedizione alla Signoria Viscontea]
(1421 25 dic - 25 dic 1435)
Governatore
Francesco Bussone
conte di Carmagnola
(1422 5 dic - 15 nov 1424)
Giacomo degli Isolani
cardinale
(1424 15 nov - ? feb 1428)

1424
-



1424
ducato di Milano
Filippo Maria Visconti
Albero genealogico
(Milano 1392 - 1447)
figlio secondogenito di Gian Galeazzo e di Caterina Visconti;
1402-47, conte di Pavia;
1412-47, duca di Milano;
Lotario Rusca rinuncia a Como, mentre Lodi viene tolta a Giovanni da Vignate;
nel 1417 si fa cedere Vercelli dal marchese di Monferrato;
nel 1418, sotto l'accusa di adulterio, fa decapitare la sua prima moglie Beatrice di Tenda;
sottrae Piacenza a Filippo Arcelli;
nel 1420 toglie Cremona a Cabrino Fondulo;
nel 1422 toglie Bergamo e Brescia a Pandolfo Malatesta; quando anche Genova si assoggetta ai Visconti, egli può rientrare da protagonista nel gioco politico dei grandi potentati italiani;






 
1424
il duca di Milano Filippo Maria Visconti, lasciato dal padre in tenera età, viene spogliato da vari tiranni della maggior parte dello Stato tanto che esso tiene ormai soltanto la parvenza dell'antica grandezza:
. Pandolfo Malatesta ha occupato Brescia,
. i Soardi Bergamo,
. Gabriele Sondolo Cremona,
. Facino Cane Pavia,
. i Terzi Piacenza
e altri ancora diverse parti ricche e importanti.
Divenuto adulto, con l'assistenza del capitano Francesco di Bussone [il Carmagnola] riesce non solo a recuperare il terreno perduto ma bensì ad assoggettare molte nuove terre e città.
Obbligato Genova ad arrendersi dopo uno stretto assedio pretende in cambio da Firenze, che l'ha aiutata con grosse somme di denaro, la consegna di Livorno, terra situata alla foce del fiume Arno; con vari pretesti affronta poi e sconfigge i fiorentini a Zagonara. Sapendo quest'ultimi di non poter resistere a lungo e da soli all'affronto del duca di Milano, chiedono aiuto ai veneziani inviando a proposito a Venezia Lorenzo Rodolfo;


Febbraio
con il condottiero Francesco di Bussone [il Carmagnola] il duca di Milano Filippo Maria Visconti conquista Imola;
[Figlio di un contadino, Francesco di Bussone [il Carmagnola] che «ha l'aspetto di un guardiano di maiali» ha ricevuto dal duca di Milano uno splendido palazzo, un titolo nobiliare e un salario annuo di 40.000 fiorini d'oro. Per soprammercato, il duca gli ha pure concesso la mano di una sua graziosa cugina, Antonia Visconti.]

Luglio
con vari pretesti Filippo Maria Visconti affronta e sconfigge a Zagonara l'armata fiorentina, composta da ben 10.000 uomini. È guidata da Carlo Malatesta, signore di Rimini, che viene fatto prigioniero e trasportato in manette a Milano.
Presi dal panico, i fiorentini, sapendo di non poter resistere a lungo e da soli all'affronto del duca di Milano, chiedono aiuto ai veneziani inviando a proposito nuovi ambasciatori a Venezia; tra di loro è Lorenzo Rodolfo.

Di punto in bianco Francesco di Bussone [il Carmagnola] cambia casacca e mette la sua spada al servizio del doge, il quale, raddoppiatogli lo stipendio, gli dice: «Questo è il vessillo di San Marco: vai e fatti onore!».


1424
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Francesco Foscari
Albero genealogico
(Venezia 19 giu 1373 – Venezia 1º nov 1457)
primogenito di Nicolò di Giovanni e di Caterina di Giovanni Michiel.
1423-57, doge di Venezia; [65°]


- nunzio pontificio: ? (? - ?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)

1424
il senato, giunti a Venezia gli ambasciatori fiorentini, capendo benissimo la situazione italiana invia a Milano i suoi ambasciatori Andrea Contarini e Lorenzo Bragadin, quindi Niccolò Malipiero, poco dopo Andrea Mocenigo ed infine il segretario Francesco Serra.
Da tutti il duca è invitato pubblicamente a desistere dal molestare i fiorentini e a loro egli risponde con modi cortesi e amichevoli anche se sul terreno le cose non cambiano di una virgola.
Con Paolo Correr Venezia gli fa alla fine bene intendere che se non desiste dal molestare i fiorentini Venezia dovrà ricorrere alle armi per la loro salvaguardia; Filippo Maria Visconti risponde che, standogli a cuore l'amicizia dei veneziani, è pronto a mettere a confronto le sue ragioni con quelle dei fiorentini dinanzi al giudizio del senato veneziano.
Mentre per Firenze parla Lorenzo Rodolfo, per Milano parla Giovanni Aretino.
Alla fine il doge, con un lungo discorso, induce il senato ad accettare le esposizioni di Francesco di Bussone [il Carmagnola] il quale, allontantosi per dissidi dal duca di Milano e vantandosi ora di ben conoscere i progetti del duca, assicura che sconfitti i fiorentini Filippo Maria Visconti avrebbe dichiarato guerra a Venezia; nello stesso tempo egli mette a conoscenza il senato delle forze, del numero dei soldati e delle possibilità finanziarie del duca di Milano. Le sue asserzioni vengono quindi avvalorate dal tentativo di Giovanni Luprandio di avvelenarlo, dopo essere stato corrotto dal duca.

Francesco di Bussone [il Carmagnola] parte alla testa di un esercito mercenario. Alcuni indulgenti biografi sostengono che non gode più di una buona salute, soffre i postumi di una grave ferita e ha perso ogni entusiasmo.
Sta di fatto che, appena giunto sotto le mura di Brescia, una città che aspetta solo di essere conquistata, egli marca visita come una qualunque, indlente recluta, e si imbosca in una villa di Abano (Padova) per passare le acque e sottoporsi alle cure dei fanghi. Vi rimane due mesi abbondanti.

Riacquistata una buona cera, si ripresenta a Venezia e dissipa i malumori del doge soffiandogli nell'orecchio che mentre era a Padova lo hanno avvicinato gli emissari di Filippo Maria Visconti: «Hanno troppa paura di me» dice. «Vedrete che chiederanno una tregua».

1424
REGNO di NAPOLI
Giovanna II d'Angiò-Durazzo
Albero genealogico

(n. 1371 - m. 1435)
figlia di Carlo III di Maiorca e di Margherita di Durazzo;
nata in Ungheria, giunge ancora giovinetta a Napoli;
1402, sposa Guglielmo, figlio di Leopoldo II duca d'Austria;
1406, rimasta vedova e senza figli, torna a Napoli;
1414-35, regina di Napoli;
succeduta al fratello Ladislao;
nel 1415 sposa Giacomo II di Borbone, conte di La Marche;
nel 1419, il suo nuovo favorito diventa Giovanni Caracciolo, detto Sergianni, che esercita insieme a Muzio Attendolo Sforza una larga influenza negli affari di stato;
in seguito alla rivolta promossa da Luigi III d'Angiò, ella chiede aiuto ad Alfonso V d'Aragona;
nel 1421 proclama erede al trono Alfonso V d'Aragona;
(poco dopo, istigata da Sergianni, cambierà parere);
nel 1423, istigata da Sergianni, torna sulle sue decisioni e nomina erede Luigi III d'Angiò;


Luigi III d'Angiò
Albero genealogico

(1403 - Cosenza 1434, di malaria)
figlio di Luigi II d'Angiò e di Iolanda di Aragona;
1417-34, conte del Maine e di Provenza;
1417-34, duca d’Angiò;
1417-34, re di Napoli, Sicilia e Gerusalemme; [titolare]
[incoronato nel 1419 da papa Martino V.]
in seguito alla rivolta da lui promossa, Giovanna II chiede aiuto ad Alfonso V d'Aragona;
nel 1421 viene contrastato dalle regina Giovanna II che designa erede al trono di Napoli Alfonso V d'Aragona;
nel 1423 viene designato erede dalla stessa regina Giovanna II;



1424
-
a

1424
Calabria
Francesco Sforza
Albero genealogico

(San Miniato, Pisa 1401-Milano 1466)
figlio di Muzio Attendolo detto Sforza e della sua compagna Lucia di Torsciano;
1413, cresciuto alll corte estense, raggiunge il padre a Napoli e abbraccia il mestiere delle armi;
1417, grazie al matrimonio con Polissena Ruffo, riceve la contea di Altomonte nell'Italia meridionale;
1424-26, viceré della Calabria;
con questa carica rimane al servizio di Giovanna II di Napoli;
dopo la morte del padre (1424) acquista la fama di condottiero, capo riconosciuto della "scuola sforzesca" [diversa dalla "scuola braccesca" di Braccio di Montone]; egli appartiene con il grande rivale braccesco Niccolò Piccinino, con il Colleoni, con il Sanseverino, a quella seconda generazione di condottieri che cerca di procurarsi, con l'esercizio delle armi, una signoria personale ed ereditaria, uno stato;

 

1433-66, marchese di Ancona;
1450-66, duca di Milano;










Calcòndila, Demetrio (Atene 1424-Milano 1511) umanista greco;
1447, viene in Italia e insegna greco a Perugia, a Padova e a Firenze (su invito del Magnifico) dove è maestro del futuro Leone X, e a Milano; altri suoi discepoli: Poliziano, i figli di Lorenzo [il Magnifico], B. Castiglione, G.G. Trissino;
Erôthêmata (1493, grammatica greca)
Curò la prima stampa in greco (editio princeps) di Omero (Firenze 1488), di Isocrate (1493) di Euripide (Milano 1493) e del lessico Suda (1499, dizionario enciclopedico del sec. X).

Landino, Cristoforo (Firenze 1424-Casentino 1498) umanista italiano;
Xandra (1443-45, raccolta di elegie dedicata a L.B. Alberti)
Disputationes Camaldulenses (1475, ambientate per finta nelle foreste di Camaldoli)
Commento alla Commedia di Dante (1481, illustrato dal Botticelli e introdotto da M. Ficino).

Strozzi, Tito Vespasiano (Ferrara 1424-1505) letterato italiano;
Eroticon (VI libri+Aelostichon IV libri)
Borsiade (poema epico sulle glorie di Borso d'Este, resta solo un frammento)
La sua opera venne pubblicata, insieme a quella del figlio Ercole (1473-1508) nella raccolta: Strozii poëtae pater et filius (1514).

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Carta

«segue da 1423»
1424, un industriale di origine fabrianese, che lavora a Genova, ottiene il monopolio per l'acquisto di cordami usati; i cartai  e i cenciaioli entrano in lite.
«segue 1430»

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